lunedì 10 dicembre 2012

Aquaman - Così jellato che si taglia con un cornetto portafortuna



Ci sono personaggi fighissimi, che ostentano costumi rivoltanti. E poi Aquaman, ci sei tu.
Iniziamo dicendo che ti chiami Orin, e che siccome siamo in Italia e la fiera tradizione vuole che si italianizzino i nomi, sfoggi il fiero appellativo di Orino; proseguiamo col dire, che appena nato t’hanno buttato un’occhiata  rapida e mollato ai delfini perché portavi zella; aggiungiamo poi che il tuo primo amore era una tale Kako (Kako e Orino, che accoppiata formidabile!) e che appena ti sei avvicinato le sono capitate tutte le sventure possibili e immaginabili (che col sennò di poi, forse un po’ sfiga la portavi sul serio, e chissà i delfini che ti hanno allevato se stanno con la testa dentro un sacchetto di plastica).


Bastava questo no? Perché hai dovuto peggiorare la situazione indossando un orrendo costume da pesce daltonico?
Di supereroi sfigati ce ne sono tanti, diciamo pure tutti, che coi poteri vengono le responsabilità eccetera eccetera … ma non è detto che debba arrivare anche il cattivo gusto! Tu, tanto per aggravare la già amara situazione in cui versavi (tutti sanno che per anni hai creduto di essere un delfino deforme, e la cosa francamente si commenta da sola) hai scelto un vestitino degno del carnevale di Rio!
Analizziamo con calma:
Il pezzo sopra, il top diciamo, è una maglietta arancione; vivace, allegra, poco marina e poco seria ma ci potremmo passare sopra, che forse manco li vedi bene i colori negli abissi. Ma ha le scaglie. Le scaglie io non me le spiego. Sei un pesce? No. Volevi somigliare ad un pesce? E a quale di grazia? Un pesce arancione? Uhmmmm…il più famoso pesce arancione è il “pesce pagliaccio”, e quale supereroe non vorrebbe prendere come maestro di stile un animale che sfoggia come appellativo il termine “pagliaccio”? Hai capito bene, non “pesce credibilità” o “pesce giustizia” o “pesce-che-difende-i-deboli”! E ammettiamo per un secondo che la scelta della specie non sia discutibile, perché le scaglie??! Non hanno alcuna utilità, se non quella (presunta) di farti somigliare agli abitanti del mare, ma a che pro? Sinceramente non credo che per uniformarti all’ambiente marino tu sia solito cospargerti copiosamente di colonia al pesce marcio! Per quanto, non avendo i comics odore, tutto è possibile.
Volendo tralasciare le ragioni che ti hanno portato a compiere questo insano gesto estetico, porterei l’attenzione di tutti sulla reale consistenza del tessuto della tua maglia: le scaglie in natura non si cuciono, né si appiccicano, ne si incollano a caldo, quindi non resta che un possibile materiale per realizzare il tuo top: so’paillettes. Lucide, sfolgoranti, sfavillanti, paillettes arancioni, che fasciano i tuoi possenti addominali in una miriade di bagliori lucenti.


La mutandazza nera (la tara mentale di tutti voi supereroi, che ancora non avete capito che il posto della biancheria è SOTTO agli abiti) c’è da dire che ad una certa te la sei levata, e di questo ti siamo tutti grati, anche se il pezzo sotto della tua divisa ricorda in maniera inquietante i pantacollant Arena tanto in voga nell’88, usati al momento per lo più da ginnaste minorenni e ballerine di lap dance, entrambe categorie universalmente note per trasmettere sobrietà ed incutere timore.


Ma dov’è finita la virilità? Quel certo appeal che caratterizzava voi abitanti del mare ai tempi di Re Tritone? Barba, baffi, code di pesce serie, niente completi da Village People e capelli alla Toto Cotugno!
Ad onor del vero, un tentativo l’hai fatto (lo farai?) in quella direzione eh, e per un breve periodo t’abbiamo visto in veste “so’-nettuno-ve-meno-uno-per-uno” con un look misto tra un cavaliere templare e un pesce rosso (ancora co’ le squame? Basta co’ ste squame!) ma poco è durato, seppellito definitivamente da “un’abbronzatura atomica”.

-       Sei di stirpe reale, e anche se porti jella devi rivendicare questo tuo ruolo!
Abbigliamento sobrio, serio, autorevole, niente colori sgargianti; sott’acqua non ci vanno mica solo li pescetti sai? Ispirati ad abitanti del mare più degni di esser temuti, tipo gli squali, i delfini (che poi si sa che con i delfini hai pure certi trascorsi …) o perché no, sfrutta un po’ la tecnologia! Mute in neoprene, costumi su misura, che se l’è fatto fare Phelps per due medaglie e non te lo fai fare te che nel mare te la comandi!
Bah, terminerò questo post omaggiando qualcuno che, tapinello, ha provato a renderti onore copiando il tuo costume; sperando che nel gettare uno sguardo dall’esterno, ti renda conto della tragica situazione in cui versi. Che lo stile sia con te (o che almeno ti si avvicini un po’)!

VG

Nessun commento:

Posta un commento